incontro fortuito

Me ne stavo tranquillo al mio negozio di antiquariato , quando entrò una bella coppia in cerca di qualcosa di originale da acquistare, per un regalo . Tempestivamente come di consuetudine, mi misi subito a disposizione dei clienti, mostrandogli quello che più gli garbava e più idoneo alle loro aspettative . Da subito ci intendemmo instaurando un simpatico dialogo, anche al di fuori del rapporto commerciale. Lei veramente uno schianto sia fisicamente che mentalmente, insomma una femmina veramente desiderabile . Rimasero un bel po’ da me ed alla fine acquistarono un bel pezzo di modernariato . Tornando a casa parlando con mia moglie le raccontai dell’incontro con i due coniugi conosciuti nel pomeriggio e della loro innata simpatia. Mi sarebbe piaciuto approfondire la conoscenza , unica speranza , era rivederli o in zona o che tornassero per nuovi acquisti. Passarono vari giorni e quando ormai non pensavo più ai due, incontrai per puro caso lui in un negozio di zona. Ci mettemmo a parlare fitti, desiderosi di consolidare una bella amicizia. Dato l’orario decidemmo di recarci in una ottima trattoria di zona specializzata in cucina tipica napoletana, dove preparavano una pasta con le patate veramente degna di nota. Claudio il mio neo amico rimase veramente strabiliato dal sapore sopraffino della pietanza. Durante il desinare, iniziammo a parlare delle nostre donne e delle loro capacità sotto le lenzuola, senza alcun pudore o tabù; confidenze erotiche tra due sconosciuti entrambi desiderosi di oltrepassare il limite consentito dalla decenza . Eccitati e fortemente appagati dalla piacevole e disinvolta conversazione , decidemmo di fissare un incontro a quattro con il preciso intento di dare sfogo a tutte le nostre libidini. Il Natale era alle porte , le strade erano tutte addobbate di luminarie e l’atmosfera era gioiosa e serena. Tornando a casa parlai con Roberta della bella discussione con l’amico, omettendo chiaramente le confidenze reciproche a luci rosse. Non vedevo l’ora di farle conoscere Claudio e Serena , sperando che pure lei si trovasse a proprio agio con i due simpatici amici. La guardavo e l’immaginavo tutta nuda stretta tra le braccia di Claudio, intenta a prenderglielo in mano regalandogli una ricca sega. Evidentemente su di giri per i pensieri lussuriosi , la presi da dietro e dopo averle palpato energicamente i prosperosi seni inizia a baciarla sul collo, spingendomi sulle labbra ove trovai la sua lingua fradicia di saliva pronta a fondersi con la mia. Presa dalla foga e dal desiderio represso , si fece calare la vestaglia offrendomi il suo corpo ignudo e smanioso di essere posseduto. Come un furetto approfittai della situazione dedicandomi con solerzia leccarle la fica, continuando imperterrito fino a farle raggiungere un fragoroso orgasmo . Appagata mi volle assolutamente restituire il favore; quindi chinandosi e posizionandosi di fronte al mio cazzo in erezione, dopo aver spalancato le carnose fauci me lo prese tutto inghiottendolo nel profondo della gola. Sentivo la sua lingua roteare ed agitarsi attorno al glande e contemporaneamente le sue mani mi stringevano i coglioni, simulando una vera e propria mungitura . Eccitato più che mai afferrai il fallo artificiale dal comodino, affiancandolo al suo volto, in attesa di una sua mossa, che non tardò a venire : istintivamente , si staccò dal mio dedicandosi all’altro se pur finto, iniziando a leccarlo e succhiarlo al pari di un vero membro . La vedevo alternarsi tra i due falli, immaginando di condividerla con Claudio . Con quel pensiero nella testa le sborrai violentemente nella gola facendole assaporare tutto il mio caldo e saporito liquido seminale. Sollevandosi di scatto con la bocca piena, non perdendone neppure una goccia, evitando di deglutire, mi strinse a se baciandomi appassionatamente, facendomi degustare con foga la sua saliva impastata di sborra. A quel punto ci alzammo e dirigendoci in cucina ci preparammo un buon caffè. Sorseggiando la squisita bevanda, fui tentato di confidarle tutte le chiacchiere ed i propositi discussi con l’amico. Ero desideroso di raccontare con fierezza l’accaduto a Claudio , così lo contattai tramite skype descrivendogli per filo e per segno tutto quello che era successo, confessandogli che spesso avevo pensato a lui e Serena tra di noi. Claudio fu entusiasta del racconto, confessandomi che pure lui si era dato da fare addirittura aveva fatto un filmato e avrebbe avuto piacere nel farmelo vedere. In pochi minuti mi giunse il video e subito trasferendolo su di una pen drive mi riservai di vederlo più tardi una volta chiuso il collegamento con l’amico. Finalmente giunse il momento tanto atteso infilai il dispositivo nella presa del tv e mi gustai il susseguirsi delle immagini. Serena completamente vestita, lentamente in modo lascivo si spogliava lasciando cadere in terra tutti gli indumenti fino rimanere totalmente nuda, a quel punto appariva Claudio svestito che dolcemente iniziava a palpare la mogliettina , puntando sulle zone più sensibili, arrecandole il massimo del piacere. Le immagini scorrevano e finalmente giunse il momento clou : Serena distesa sul letto spalancando le cosce si faceva scopare alla grande dal marito urlando e mugugliando nella ricerca spasmodica di raggiungere l’orgasmo. Eccitatissimo dal filmato non potetti fare ameno di masturbarmi giungendo velocemente ad una potente schizzata . L’indomani mattina poco dopo l’apertura i due coniugi mi vennero trovare e con la scusa di dare un occhiata mi invitarono a cena da loro per la sera stessa chiaramente in compagnia della mia consorte. Un modo per estendere la conoscenza e consolidare l’amicizia. Chiamai subito Roberta comunicandogli anzi meglio lo feci fare da Claudio stesso dato che era lui che ci invitava. Roberta non fece obbiezioni e dopo aver preso nota dell’indirizzo chiuse la chiamata. Claudio scherzosamente ironizzò sulla voce sensuale della mia metà , asserendo che sicuramente anche il resto doveva essere gradevole. Effettivamente l’aveva vista in foto sia vestita che nuda , ma non poteva dirlo di fronte alla moglie; era un nostro segreto. Giunti a destinazione fummo ricevuti con affetto come se ci conoscessimo da una vita. Finito di cenare come di consueto ci mettemmo chiacchierare e tra una chiacchiera e l’altra, decidemmo di passare il fine settimana natalizio assieme ,lontano dalla città caotica e trafficata , andandocene in qualche resort vicino Roma non eccessivamente caro. L’idea fu appoggiata da tutti e quattro, così ci mettemmo al computer per trovare qualche proposta consona alle nostre aspettative. Avremmo passato un paio di giorni assieme liberandoci da tutte le noie quotidiane, in favore di un bel relax .Tornando a casa, constatai un forte entusiasmo in Roberta, si era trovata bene, la conoscenza le era garbata e da subito aveva stretto un buon legame con i due sconosciuti: poi a detta sua erano proprio fisicamente due belle persone ,cosa che non guasta mai. Insomma le erano piaciuti. Ero al settimo cielo e non vedevo l’ora di contattare il mio amico per avvisarlo degli sviluppi positivi nel corso della serata. L’indomani mattina mi venne a trovare al negozio da solo per parlarmi della bella serata trascorsa assieme ed elogiare l’aspetto fisico della mia consorte. Ne fui lusingato, ricambiando in pieno i cortesi apprezzamenti . Insomma erano proprio due belle fiche, volgarmente parlando . Claudio mi confidò che la sera stessa appena usciti Serena in preda alla foga lo aveva sbattuto sul divano e senza farlo fiatare aveva dato inizio ad un appassionato pompino. Nel corso della fantastica prestazione, aveva più volte espresso il desiderio di succhiare in contemporanea il mio cazzo ,immaginandomi al loro fianco e gustare da dietro la calda lingua di Roberta che le slinguettava la fica , mandandola in estasi. Sbalordito da tanto ardore e disinvoltura annuii, ammutolendo. Si stava prospettando un fine settimana alquanto intrigante. Turbato dal racconto spontaneo dell’amico , decisi di proporre alla mia amata una variante al nostro menage di coppia onde evitare di incorrere in situazioni imbarazzanti. La sera stessa azzardai il discorso , spingendomi oltre i confini della morale; ipotizzando per assurdo l’idea di unirci con i nostri amici in un rapporto sessuale diciamo disinibito e godercela alla grande infischiandosene altamente delle conseguenze: insomma cogliere l’attimo fuggente . Roberta abbassando lo sguardo arrossendo, mi confidò di aver immaginato una simile situazione e solo al pensiero, inevitabilmente non potendo resistere si era masturbata, godendo come una ossessa, non mi aveva detto nulla per il timore di essere giudicata male. Esterrefatto e felice per la inaspettata reazione la strinsi , riempiendola di baci . Nei giorni antecedenti alla partenza , con Claudio decidemmo di fare uno scherzo alle rispettive consorti : all’arrivo dopo la registrazione dei documenti, ci saremmo diretti nelle camere scambiandoci le mogli . Uno scherzo innocente per dare un pizzico di pepe alla vacanza e godersi le facce delle due donne ignare di tutto.
Non rimaneva altro che attendere il fatidico momento della partenza che non tardò ad arrivare. Giunti a destinazione, ci facemmo dare le chiavi delle stanze, per rifocillarci e sistemare il bagaglio. E come se niente fosse Claudio, prendendo per mano Roberta si diresse spedito nella camera invitandomi ad emulare il suo gesto. Le due non batterono ciglio spiazzate da cotanta sfacciataggine e perché no probabilmente desiderose di un cambiamento. Fummo ripagati della stessa moneta ; le due con estrema disinvoltura stettero al gioco assumendo un comportamento normale come se nulla fosse accaduto .